Montecilfone, 27 luglio 1861

As a nation state, Italy has emerged only in 1871. Until then the country was politically divided into a large number of independant cities, provinces and islands. The currently available evidences point out to a dominant Etruscan, Greek and Roman cultural influence on today's Italians.
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cedrone
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Montecilfone, 27 luglio 1861

Post by cedrone »

Su un altro forum una persona segnala che nel registro di cui al link, del comune di Montecilfone  , ora in provincia di Campobasso, nel mese di luglio 1861,  quindi dopo la proclamazione del Regno d'Italia,  sono presenti gli atti di morte  di varie persone indicate come  'fucilato'.
      Qualcuno ha idea di cosa può essere successo?

Atti n 53 e seguenti
Per l'atto 55 (Pasquale Forcione)  qualcuno legge i nomi dei genitori?
Grazie.

https://www.antenati.san.beniculturali. ... 98/LDJBEDE
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mmogno
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Re: Montecilfone, 27 luglio 1861

Post by mmogno »

Emilio Lussu: “Che ne sarebbe della civiltà del mondo, se l’ingiusta violenza si potesse sempre imporre senza resistenza?” 🇺🇦 Slava Ukraine! 🇺🇦 🇮🇱תחי ישראל🇮🇱
cedrone
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Re: Montecilfone, 27 luglio 1861

Post by cedrone »

Ringrazio vivamente.
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suanj
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Re: Montecilfone, 27 luglio 1861

Post by suanj »

cedrone wrote: 10 Sep 2022, 23:44 Su un altro forum una persona segnala che nel registro di cui al link, del comune di Montecilfone  , ora in provincia di Campobasso, nel mese di luglio 1861,  quindi dopo la proclamazione del Regno d'Italia,  sono presenti gli atti di morte  di varie persone indicate come  'fucilato'.
      Qualcuno ha idea di cosa può essere successo?

Atti n 53 e seguenti
Per l'atto 55 (Pasquale Forcione)  qualcuno legge i nomi dei genitori?
Grazie.

https://www.antenati.san.beniculturali. ... 98/LDJBEDE
si si è qui vicino alla mia città, un comune di origine albanese, ricordo una ricerca dove appunto un membro della famiglia morì fucilato. Praticamente se ricordo bene erano i fedeli ai Borboni che si opponevano all'unità d'Italia. E all'avanzare dei piemontesi..
Ti posto uno stralcio e ho messo tra parentesi l'esatto cognome:
REAZIONE DI MONTECILFONE Nel luglio del 1861 soldati sbandati del disciolto Esercito borbonico, capeggiati da Francesco Farano che aveva assunto il titolo di “Generale”, si erano raccolti in Montecilfone incoraggiati da quanti avversavano le istituzioni liberali. Resi arditi dalla mancanza di forze regolari e dalla conseguente impunità di cui godevano, commettevano numerosi eccessi incendiando e saccheggiando le case di numerosi liberali, tra le quali quella di Giuseppe d’Inzeo Flocco, ed intimando ai sindaci dei paesi limitrofi la requisizione di armi. Tale stato di anarchia durò pochi giorni poiché i reazionari furono sconfitti e cacciati dal paese, al secondo tentativo, dalla Guardia Mobile al comando del capitano Volpe. L’eco di tali fatti si spense subito sopraffatta dalla risonanza di quelli che dovevano accadere pochi giorni dopo. Iniziava, infatti, dopo la sconfitta del Farano e dei rivoltosi, una feroce rappresaglia della quale si faceva promotore il citato d’Inzeo Flocco che, in pochi giorni, faceva fucilare 59 persone. “

Un cittadino liberale al potere che per rappresaglia fa uccidere 59 persone. I fatti non avvennero proprio così, anche perché i primi diciassette morti si registrano proprio il 18 luglio, data nel quale ci fu la visita dei soldati. Gli altri sono da attribuire alla rappresaglia successiva. Questi i fatti. Riportiamo dunque finalmente i morti di quei giorni e dei giorni successivi a Montecilfone. Sempre il 18 luglio molti i morti nei paesi limitrofi, tra cui alcuni anche a Tanenna e Montenero. Se si analizzano i registri di morte di luglio e agosto del 1861 in tutta la provincia di Campobasso sono centinaia i morti di uomini e ragazzi, come di donne, tutti contadini, tutti stranamente morti in quei due mesi. Abbiamo riportato i nomi dei morti solo di questi paesi perché la causa di morte è chiaramente riportata “fucilato” o “moschettato”

Ci scusiamo se qualche nome non è stato possibile interpretarlo nel modo giusto. Il simbolo (!) vuol dire che l’interpretazione del nome è molto incerta

Montecilfone

Morti il 18 Luglio per fucilazione
Giovanni Jovata di anni 30 (Jonata)
Giuseppe Spineti di anni 60
Costanzo Spineti di anni 37
Francesco Giustiniani di anni 25
Gennaro Riminti di anni 52 ( Ricciuti)
Antonio Riminti di anni 32 (idem)
Sancunio (!) Salvatore di anni 50 (nome Mercurio)
Luigi Colonna di anni 27
Giuseppe Papicaio (!) di anni 17 (Papiccio)
Antonio Cammasino (!) di anni 50 (Carmosino)
Giuseppe D’angelo di anni 38
Sancuneo Zanlo.. (!) di anni 36 (Mercurio Zarlenga)
Michele Gallina di anni 22
Vincenzo Tenbis (!) di anni 50
Matteo Lanchese di anni 25 (Lucchese)
Don Filippo Romano (!) di anni 48
Giuseppe Nicola Gionico di anni 30 (Gianico, attualmente lo spelling in zona è Giannico)

Morti tra il 22 ed il 28 Luglio per Fucilazione
Gaetano Formichella di anni 22
Giorgio Desiderio di anni 60
Don Ludovico Fanano (!) di anni 66 (Forano)
Pasquale Fancioni di anni 60 (Forcione)
Saverio Fancioni (!) di anni 34 (Forcione)
Antonio Foncioni (!) di anni 36 "
Vincenzo Foncioni di anni 32 "
Luigi Ionio di anni 70 (Iorio)
Domenico Desiderio di anni 48
Ferdinando Foncioni di anni 30 (Forcione)
Adamantonio Ionio di anni 26 (Iorio)
Luigi Lombo di anni 35
Felice D’ambrosio di anni 42
Michele Cusmano (!) di anni 38 (Cravero)
Antonio Sanese di anni 50 (senese)
Nicolamaria Senese di anni 20
Antonio Suones (!) di anni 22
Luigi Suones (!) di anni 46 (Manes)
Giovanni Suanes (!) di anni 48 (Manes)
Vincenzo Suanes (!) di anni 20(Manes)
Costanzo Suanes (!) di anni 22 (Manes)
Saverio Cusmano (!) di anni 32 (Cravero)
Guseppe Flocco (!) di anni 27
Antonio Suanes (!) di anni 38 (Manes)
Nicola Gallina di anni 51
Giuseppe Senese di anni 70
Giorgio Senese di anni 56
Costanzo Senese di anni 30
Giuseppe Suanes (!) di anni 42 (Manes)
Giorgio Senese di anni 27
Matteo Senese di anni 3
Matteo Cusmano di anni (!) 27 (Cravero)
Rocco Flocco (!) di anni 25 (Flocco è giusto)
Domanico Salantuono di anni 33 ( Domenico Malantuono)
Costanzo Di Santo di anni 32
Angelantonio Simodeo (!) di anni 27 ( Minadeo)
Michele Fannetti di anni 48 (Ferretti)
Costanzo D’ambrosio di anni 32
Antono Pennacchio di anni 21
Michele Femina di anni 32 (Farina)


Credo che manchino alcuni comunque, sicuramente questi 2 perchè me ne occupai a suo tempo: IULIO Francesco e IULIO Domenico...

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Re: Montecilfone, 27 luglio 1861

Post by cedrone »

Grazie per le correzioni.
Non avevo mai sentito di tale triste vicenda, poi ho trovato su internet anche un breve servizio della RAI, ma forse è stato trasmesso solo in Molise.
Dal resoconto del primo link postato da mmogno risulta che agli scontri tra l'esercito italiano e i superstiti soldati del Regno delle Due Sicilie si è aggiunta l'azione di un dittatore locale.
La persona di cui ho letto il post ha nell'albero quella famiglia Forcione (non so se sia discendente diretta o no) : ben cinque persone morte.
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Re: Montecilfone, 27 luglio 1861

Post by suanj »

Buongiorno Cedrone,
devi sapere che sono popoli di origine arbereshe di natura pacifica ma passionale, e all'epoca regnava l'analfabetismo e insomma ci si radunava nelle piazze chi la diceva di un modo chi di un altro e bastava una fake news per infiammare i contadini. Il Farano del disciolto esercito Borbonico a capo di una banda che faceva passare per truppa regolare, ne approfittava per saccheggiare e fare bottino. Se devo essere sincera, la politica non c'entrava proprio nulla, il ladrocinio si, che poi si corroborava con incendi ed uccisioni di chi si ribellava alla soldataglia...
Ma quando toccarono la casa di Don Giuseppe D'Inzeo Flocco( ricorderai i campioni olimpionici di equitazione i fratelli D'Inzeo anch'essi di origini molisane), e tentarono violenza alla figlia, allora il carattere di costui, l'indole di certo facinorosa e la sete di vendetta presero il sopravvento e studiò il piano assurdo e diabolico mentendo sui fatti, esasperandoli, e si fece nominare capo della Guardia Nazionale dagli ufficiali dell'esercito dell'unione, e poi andò fuori di testa evidentemente, o se lo0 credeva già, e si autonominò Re di Montecilfone, e si diede con i suoi bravi alla rappresaglia e fece uccidere per primo proprio il giovane che aveva salvato la figlia dallo stupro di due dei Farano. E poi fu eccidio.

Praticamente sono due forze contrapposte e in mezzo la popolazione. La ex soldataglia borbonica guidata un uno che si autonominò generale della stessa, e mascherando le razzie e i saccheggi con la scusa di perseguire i filopiemontesi. D'altra parte sbagliarono perchè toccarono il pezzo grosso del mposto, e come potevano non toccarlo, la sua casa era la più ricca,m anzi l'unica ricca, il quale vide la cosa come uno "sgarro" (sgarbo) terribile, fatto da un compaesano ma anche una occasione per fare il comodo proprio del paese, che chissà pure se non era un pallino suo da tempo, ed usò la parvenza politica antipiemontese e filoborbonica del Farano per imporre ancora maggiormente il suo giogo, che sicuramente doveva essere già pesante, tramite la feroce rappresaglia.
Il popolo erano contadini a giornata, il che significa che chi gli faceva uno sgarbo poi non lavorava più in tempi normali, ma chi avesse o lui immaginasse che avesse aiutato il Farano, secondo lui meritava la morte. E davanti ai governativi e ufficiali piemontesi lui stava reprimendo una ribellione all'unificazione d'Italia scacciando i borbonici. No lui si stava vendicando e voleva affermarsi come re. Pazzesco.

Questa brutta pagina di storia locale, dove come sempre pagano gli inermi, visto che ha ucciso pure bambini d 3 anni, è dolorosa, ma meriterebbe di essere conosciuta di più da tutti.
https://www.historiaregni.it/leccidio-di-montecilfone/
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Re: Montecilfone, 27 luglio 1861

Post by cedrone »

Grazie del commento.

Nella mia ricerca sulla famiglia Faverio, di cui ti sei occupata, a proposito di un altro ramo, ho trovato un atto da cui ho dedotto una curiosa vicenda di relazioni familiari in zona di confine, influenzate dai (peggiorati) rapporti fra i due Stati, non so ancora cosa fosse successo, almeno non è stata una guerra, ho capito che deve aver influito anche sulla famiglia di mia madre, mi ero sempre chiesto perché fosse nata italiana.
In altro momento ti farò un sunto della vicenda.
Saluti.
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